Nel territorio dell’isola sono presenti 14 edifici di culto: nove chiese rurali, quattro di moderna costruzione e un santuario. La maggioranza di esse sorge a partire dal 1700, nelle zone maggiormente dedite all’agricoltura, da questo nasce la dedica delle chiese ai santi che si festeggiano nei mesi estivi, durante il periodo di maggiore raccolta dei prodotti agricoli. Alcune sono utilizzate tutto l’anno, altre sono aperte solo in occasione delle festività del santo a cui sono dedicate. Sparse in tutto il territorio dell’isola si trovano all’interno dei principali centri abitati. La loro architettura richiama quella del dammuso, tipica costruzione locale, frutto del lavoro di un’intera comunità che ha utilizzato le conoscenze che aveva; pertanto, delle chiese più antiche non si conosce il nome di chi le ha progettate. (vedi mappa con le Chiese)
1) Chiesa Madonna del Rosario a Sibà (Madonna con Bambino con gli occhi di ossidiana);
2) Chiesa di San Giacomo tra la via Roma e la via D’Annunzio;
3) Chiesetta di Sant’Antonio a Mueggen (Messa a Pasquetta);
4) Chiesa di San Giuseppe a Rekhale;
5) Chiesa di San Giacomo a Kaddiuggia;
6) Chiesa di San Francesco a Piana Ghirlanda;
7) guardiano del passo del Kalki (Kherc) (separa montagna grande da monte gibele);
8) Chiesa Madonna delle Grazia (tramonto);
9) Chiesa Madonna della Pace a Tracino (a piazza perugia, dal nome del battaglione di fanteria perugia della seconda guerra mondiale;
10) Chiesa San Francesco a Kamma;
11) Chiesa San Vincenzo a Kattibuale;
12) Chiesa Madonna del Rosario a Sibà;
13) Chiesa di San Michele a Buccuram;
14) Chiesa Santa Chiara a Bugeber;
15) Chiesa San Gaetano a Scauri;
16) Chiesa di Sant’Anna a farchicalà-Sant’Anna;
17) Chiesa di San vito a Cufurà;
18) Santuario della Margana: dedicato alla Madonna della Margana, patrona dell’isola, si trova nell’omonima contrada. L’attuale edificio, costruito su un precedente santuario intorno al 1700, conserva le caratteristiche del modello classico di Chiesa rurale: navata unica, volta a botte, tetto a capanna. Nel corso degli anni ha subito diversi ritocchi come nella facciata principale e nel sagrato; gli affreschi interni, realizzati da un sacerdote greco esiliato, sono stati coperti e il campanile è stato sostituito. Anche il pavimento è stato sostituito nel 1966, al di sotto del quale si conservano delle sepolture che risalgono ai primi del 1800 e una cripta sotterranea poi chiusa. Il dipinto della Madonna è di inestimabile valore. La leggenda narra che il quadro, risalente al 1857, di probabile fattura bizantina, provenga dall’oriente, trasportato da un veliero. Gettato in mare da una nave di passaggio, costretta ad alleggerirsi per una tempesta, fu trovato su una delle spiagge di ponente dell’isola da pescatori panteschi che decisero di portarlo al parroco del paese. Caricato sul dorso di un asino, l’animale giunto in località Margana, si fermò e non volle andare più avanti, indicando così la collocazione del quadro. Le autorità religiose, insieme con la popolazione presente, decisero di erigere un Santuario proprio nel punto in cui si trovava il quadro della Madonna. E così fu fatto. Fu chiamata Madonna della Margana (dei campi o dei prati). La leggenda racconta che nel mese di ottobre, il quadro, che aveva preso posto nell’apposita nicchia della Chiesa della Margana, scomparve e venne ritrovato misteriosamente nella Chiesa Matrice di pantelleri-capoluogo. Dopo sei mesi, a maggio, accadde l’opposto: il quadro venne ritrovato di nuovo a margana. E fu così che divenne una consuetudine di fede la processione religiosa che si svolge ogni sei mesi per trasportare la Madonna, proclamata intanto patrona dell’isola, da Pantelleria a Margana e viceversa.
Altra versione asserisce che il quadro sia arrivato a Pantelleria per mezzo dei monaci del cenobio del Patirion, con i quali i basiliani di Pantelleria erano in contatto, per nasconderlo dalle numerose scorrerie piratesche che all’epoca infestavano le coste siciliane.
Edicole
1) Madonna del mare tra via itria e via villa (commemora la battaglia aereo-navale di Pantelleria);
2) San Francesco a Margana;
3) San Corrado strada che da Scauri porta a rekale;
4) Madonna del Rosario e all’Immacolata: 2 cappellette dietro isola l’una accanto all’altra (balata turchi) pellegrinaggio primo maggio;
5) Madonna del Rosario in contrada Grazia;
6) Santa Rosalia in contrada Rekali;
7) Santissimo Sacramento in contrada tracino;
8) San Fortunato e Madonna della Margana in Montagna grande;
9) San Giuseppe;
10) Santa Lucia;
11) vicino casa Ennio Valenza Smede.